Se i tuoi amici non ti sopportano perchè continui a citare frasi tratte da film...sei un MOVIE JUNKIE.
Se il dilemma della giornata è che film guardare o riguardare...sei un MOVIE JUNKIE.
Se metti da parte i soldi per andare al cinema ripetute volte...sei un MOVIE JUNKIE.
Se passi la notte in bianco per guardare gli Oscar..sei un MOVIE JUNKIE.
Se l'unico passo della Bibbia che conosci è Ezechiele 25:17...sei un MOVIE JUNKIE.
Se sei stufo di prestare dvd ma non riesci a farne a meno "per diffondere il buon cinema"....sei un irrecuperabile MOVIE JUNKIE.

mercoledì 14 gennaio 2015

Ira e cinema

La cara MJ Ludovica mi ha chiesto di parlare della rabbia, o meglio dell’ira, e questo mi accingo a fare…

Ira: “Si indica uno stato psichico alterato, in genere suscitato da elementi di provocazione capaci di rimuovere i freni inibitori che normalmente stemperano le scelte del soggetto coinvolto”

Questa è la definizione che troviamo sul dizionario, abbastanza curiosa e interpretabile..

Quali film e personaggi mi vengono in mente? Il neofita mi citerebbe subito Arancia meccanica, e sbaglierebbe, lì l’ira non c’è, ci sono molte altre cose ma questa emozione non fa da padrona, non è il cuore della pellicola. I più giovani potranno citarmi l’eroe verde Hulk, ma è poco profondo, ed entrambi i titoli marvel sono di qualità discutibile, non adatti alla nicchia di MJ che ci seguono.
Coglierebbe invece nel segno colui, o colei, che mi citerebbe American History X.

Di questi tempi andrebbe rivisto o visto per la prima volta per chi invece non si fosse avvicinato mai a questo titolo. L’ira gira sempre a braccetto con l’odio e la violenza, fisica o psicologica che sia, nel film si parla proprio di questo, di come l’ira e l’odio consumino le persone facendo perdere loro quella parte di “ umanità” che invece andrebbe tenuta bella stretta. La domanda che ci si pone infatti è “ che senso ha? “ le risposte possono essere molteplici, ma torniamo al film.

Lo stesso Norton dice quella che forse è la frase più conosciuta del film ovvero "L'odio è una palla al piede, la vita è troppo breve per passarla sempre arrabbiati, non ne vale la pena!"

E ha ragione! Edward interpreta in questa pellicola un Naziskin, finito in carcere per l’omicidio di due afroamericani. In carcere inizia a capire, si fa quello che è un esame di coscienza e, una volta fuori, cerca di aiutare il fratello che avendo assorbito da lui tutto il negativo, ne segue le orme.
Secondo la psicologia sociale un soggetto cresce( a livello interiore) in base a quelli che sono gli stimoli e gli insegnamenti non solo dei proprio genitori ma anche degli usi e costumi della società in cui si trova. Infatti nel film  il padre di Derek ( Norton ) e Danny (Furlong) è pieno di pregiudizi sugli afroamericani ed è a causa dei suoi discorsi e della sua morte per mano di un tossico che Derek inizia a combattere in nome della supremazia dei bianchi. Si tratta sempre di un intreccio, disagio interno che genera rabbia, che genera odio( o anche il contrario) che genera violenza,un circolo vizioso dalla quale è difficile uscire anche perché spesso ci si trova in un terreno favorevole a certi comportamenti( mi ricordo il maestro yoda ohoho).

Fatto sta che finalmente il fratello inizia a dargli ascolto e abbraccia anche lui il cambiamento per una vita caratterizzata da principi migliori fino a quando tutto si rovescerà nuovamente loro addosso, non voglio spoilerare il finale quindi mi fermo ;-).


Di pellicole più recenti mi viene in mente ACAB, dove una squadra di poliziotti “ celerini ” si auto investe del titolo di “ giustizieri della notte “ e va in giro a punire coloro che, a loro detta rovinano il nostro paese, sfogando così la loro aggressività e il loro malcontento rovinando al contempo le loro vite private prima di ricevere indietro tutto quello che hanno “ gentilmente donato “ con i loro manganelli.

Alri due titoli che ci tento a citare sono  " I guerrieri della notte " e " Hooligans" entrambe pellicole per niente recenti ma che consiglio ugualmente.

Per quanto riguarda i personaggi nel dettaglio beh, ce ne sono a bizzeffe e sarebbe un lavoraccio farne un analisi completa, anche scremando molti di loro magari con il VOSTRO ausilio.

Detto ciò se vi vengono idee, proposte, argomenti di discussione, io son qua e...non arrabbiatevi ;-)

martedì 6 gennaio 2015

Lo Hobbit un... trauma inaspettato

Eh si cari MJ tocca a me l’ingrato compito di recensire questa saga che grazie a Illùvatar è finalmente finita!

Avrei preferito farvi una simpatica video recensione ma purtroppo internet è venuto a mancare proprio in questo periodo, ma non dilunghiamoci in merito.
So che dopo aver letto questa recensione molti fan mi userebbero come sagoma al poligono ma, francamente non mi importa, perché è evidente che la saga per intero sia, e qui rubo una frase del ragionier Fantozzi, UNA CAGATA PAZZESCA!

Andiamo per ordine.

Non ho intenzione di cadere( almeno non subito) nell’insensato paragone tra questo titolo e quel capolavoro che è invece Il Signore Degli Anelli per diversi motivi( budget, cast ecc) anche perché non si possono nemmeno paragonare le storie dei due libri. Lo Hobbit è palesemente un romanzo incentrato sull’ avventura,un titolo per ragazzi, mentre il fratello maggiore è più complesso e secondo me più indicato a una cerchia di lettori più matura, direi quasi adulta. Detto ciò passiamo al primo titolo “Un viaggio inaspettato”.

Da subito notiamo delle cosucce non tanto piccole che fanno storcere il naso a chi come me si era fatto delle aspettative molto alte, da dove iniziare? Beh innanzitutto i nani non sono VERI NANI sono per la maggior parte dei figaccioni di statura ridotta, stereotipati all’ inverosimile, mal truccati, mal vestiti, potrei quasi dire mal pensati!( Gimli, lui incarnava per me la figura del vero nano) Continuo dicendo che se Lo Hobbit fosse stata una mostra fotografica mi sarebbe piaciuto molto di più.

 Il film appare eccessivamente lungo, nauseantemente pieno di effetti 3d e computer grafica, oddio, tutto ben realizzato ma devo dire che mi ha urtato e MOLTO anche perché il film non ne giovava affatto.

Passiamo poi  ai personaggi rovinati o mal realizzati…

Radaghast il bruno:  adesso mi chiedo e vi chiedo, a chi potrebbe venir in mente di rappresentare uno stregone( che sono 5 in tutta Arda e sono personaggi importanti, carismatici, potenti)  in quel modo? Un vecchio con la passione dei peyote pieno di cacca d’uccello,che vive da solo nel bosco, vabeh.

Azog:  questo “ orco pallido digitale “ con uno pseudo uncino, della serie porta in alto la mano segui il tuo capitano…altro vabeh.
La compagnia dei 13 nani:  eh si purtroppo il gruppo di protagonisti non mi è piaciuto quasi per niente se non uno due di loro, cosa mi ha fatto storcere il naso? Beh la loro realizzazione, io mi aspettavo i classici nani, cazzuti figuri barbuti con armature fighissime e asce scintillanti, invece chi mi becco? Kili, Fili ecc

E vabeh.

Che dire delle sequenze di combattimento, si son carine, ma se togliamo il sonoro( ecco l’ unica cosa convincente, le musiche)e ci mettiamo una qualche melodia pianistica Chaplin style…il gioco è fatto, ecco una clip comica.
Stendiamo un velo pietoso sulle scene al cospetto del re Goblin, veramente, non voglio aggiungere altro.

Salvo poche altre cose eccoci alla fine del film.

Prendiamo ora in considerazione la desolazione di Smaug, altra menata eterna ma qui i miei maroni ( per non essere troppo volgare) trovano ulteriori motivi per scendere al di sotto delle mie ginocchia e cadere fragorosamente a terra…

Legolas?Tauriel??Amore tra elfi e nani???? Jackson perché….dimmi perché?
L’unico pregio del film ,ma che comunque non posso prendere per intero, è appunto Smaug il Tiranno.

Lo trovo molto ben realizzato ed anche il doppiaggio è più che convincente….stop.
Dico sul serio Stop, non c’è altro, una vera e propria desolazione, peggio di Matrix Reloaded, non so , non mi escono parole in merito che non siano gemiti di sofferenza e parolacce belle grosse, si direbbe un film quasi più vuoto del precedente.

Per finire eccoci al cospetto de “ La battaglia delle 5 armate “ ( perché dire 5 eserciti come da libro è poco stiloso).

Doveva essere una fine epica… battaglie, momenti carichi di pathos, qualcosa che finalmente potesse far esclamare allo spettatore un WOW…
Invece nada, da apprezzare due cose in croce che in 3 ore di film si perdono nell’oblio della noia di tutto il resto.

Cosa dire per concludere, bah niente, sarà la classica saga che o si ama o si odia, io personalmente metterò i dvd( ehm si…li ho presi) sullo scaffale del dimenticatoio.

Pro:

Una Nuova Zelanda sempre più bella.
Modelli in computer grafica realizzati a regola d’arte.
Musiche stratosferiche.
Un Bilbo interpretato magistralmente.

Contro:

Eccessivamente lungo
Eccessivamente noioso
Effetti digitali che cozzano con tutto il resto così da rendere “finto” agli occhi dello spettatore anche quello che è vero/reale.
I nani non sono nani( e dire che sono i protagonisti).

La troppa libertà che si è preso il regista aggiungendo e cambiando cose.

Voto? no, meglio di no.