Se i tuoi amici non ti sopportano perchè continui a citare frasi tratte da film...sei un MOVIE JUNKIE.
Se il dilemma della giornata è che film guardare o riguardare...sei un MOVIE JUNKIE.
Se metti da parte i soldi per andare al cinema ripetute volte...sei un MOVIE JUNKIE.
Se passi la notte in bianco per guardare gli Oscar..sei un MOVIE JUNKIE.
Se l'unico passo della Bibbia che conosci è Ezechiele 25:17...sei un MOVIE JUNKIE.
Se sei stufo di prestare dvd ma non riesci a farne a meno "per diffondere il buon cinema"....sei un irrecuperabile MOVIE JUNKIE.

mercoledì 22 luglio 2015

Recensione Babadook

Recentemente visto il caldo, il lavoro, il caldo…il caldo, sono stato lontano da voi ma….

Alla ricerca di un rifugio climatizzato capitai al cinema senza un obiettivo premeditato e fu così che scoprii Babadook.

Il film parla del famigerato e terribile Uomo Nero, un soggetto usato spessissimo in passato ma secondo me mai così bene come qui.

In un certo qual modo è una pellicola che ti tocca dentro, lascia un profondo e persistente senso di inquietudine spaventando il giusto e in giusta dose. E’ il “classico” film tutto trama e personaggi, con fitte e interessanti sottotrame che coinvolgono veramente tanto, in più la regista, Jennifer Kent, ama giocare con i colori, i riflessi e le ombre mettendo in luce un vero e proprio “ stato mentale”  che vi terrà incollati alle poltrone.

La trama gira attorno alla “ neo vedova “ Amelia che perde disgraziatamente il marito in un incidente proprio nella corsa all’ospedale per farla partorire( alla faccia del giorno gioioso).Sei anni dopo, mai ripresasi veramente dallo shock della perdita, vediamo Amelia alle prese con lo strano figlio che, come tanti di noi, passava notti insonni a causa di un mostro “ immaginario”.Ovviamente( e qui un po’ ho storto il naso) si viene a trovare un libro su uno scaffale che guarda caso parla proprio di questo Babadook, entità sovrannaturale che prende vita quando qualcuno scopre la sua esistenza. La madre sprofonda ancora di più nella sua depressione,mentre il figlio continua ad andare a fondo in un vortice di follia, ed è a questo punto che si insinua il sospetto che questo Uomo Nero non sia solo un invenzione.

Il budget per realizzarlo è “ ridicolo” per lo più raccolto in crowfunding( che adesso va mucho di moda) speso più per le location che per gli effetti speciali ( sia lode a chiunque sia il vostro dio) un bel tuffo  nel passato a dimostrazione che, l’intreccio, è sempre lui a fare la differenza.

Lo stra consiglio anche perché vi confesso che al ritorno a casa, una sbirciata sotto al letto l’ho data!

Spulciando in rete ho scoperto che pure al festival del di Torino ha lasciato tutti a bocca aperta durate la sua proiezione, questo giusto per avvalorare la mia opinione ;-).

-Oneiros-

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