Se i tuoi amici non ti sopportano perchè continui a citare frasi tratte da film...sei un MOVIE JUNKIE.
Se il dilemma della giornata è che film guardare o riguardare...sei un MOVIE JUNKIE.
Se metti da parte i soldi per andare al cinema ripetute volte...sei un MOVIE JUNKIE.
Se passi la notte in bianco per guardare gli Oscar..sei un MOVIE JUNKIE.
Se l'unico passo della Bibbia che conosci è Ezechiele 25:17...sei un MOVIE JUNKIE.
Se sei stufo di prestare dvd ma non riesci a farne a meno "per diffondere il buon cinema"....sei un irrecuperabile MOVIE JUNKIE.

lunedì 24 novembre 2014

MOVIE JUNKIES ON AIR!

Ciao amici cinefili! Abbiamo una bella novità....siete pronti?

Movie Junkies sbarca in radio! Grazie alla collaborazione con la nuova stazione radio Central Station potrete sentire la nuova rubrica di cinema e serie tv condotta proprio dalla vostra Pulp Lary...così potrete finalmente sentire la mia voce (non vedevate l'ora eh?) e lasciarvi inebriare dalla mia folle (e logorroica) passione cinefila!
Alla fine del post troverete tutti i dettagli per ascoltare i nostri interventi settimanali, ma nel frattempo vorrei cogliere l'occasione per omaggiare alcuni grandi film che hanno come protagonista LA RADIO!


I LOVE RADIO ROCK - THE BOAT THAT ROCKED
















Come amante del rock non potevo non iniziare con questo delizioso film di Richard Curtis. Erano gli anni '60 e la musica rock era quasi un'eresia, la radio pubblica la trasmetteva con il contagocce...ma per fortuna una truppa di fanatici della musica, dalla loro nave, pensa di trasmettere i propri pezzi preferiti per 24 ore al giorno...una carica di adrenalina, rock e positività...con una colonna sonora da urlo! THAT BOAT REALLY ROCKED!


GOOD MORNING VIETNAM




















Adrian Cronauer giunge in Vietnam con una missione: rallegrare le truppe americane durante il conflitto bellico, il tutto attraverso il suo irriverente programma radio. Oltre al lato comico, che esce magistralmente dal protagonista Robin Williams, c'è spazio anche per le riflessioni sull'assurdità della guerra..il tutto condito con la ribelle musica rock!


RADIO AMERICA














L'ultimo film del maestro Robert Altman è un inno alla musica, la sua grande passione. Se prima con Nashville ci aveva raccontato l'animo country dell'America, con Radio America ci fa immergere nella realizzazione dell'ultima puntata di uno show radiofonico degli anni '70 che sta per chiudere i battenti. Splendidamente nostalgico, spinge ad una riflessione sull'arte e sull'amore dello strumento radiofonico.


RADIO DAYS





















Woody Allen ritrae in questo gioiellino i tempi d'oro della radio, quando ancora non c'era l'ombra della tv e ci si allietava ascoltando il confortante suono della musica: gli anni Trenta. Allen non compare nella pellicola, ma ci trasporta con la sua voce nei ricordi di infanzia del protagonista, con la  suo sagace ironia. Interessante anche perchè ripercorre reali momenti radiofonici di quegli anni (imperdibile la fittizia invasione aliena della trasmissione di ORson Welles!).


RADIOFRECCIA
















Con questo lavoro Luciano Ligabue vuole rendere omaggio alle piccole emittenti radiofoniche italiane degli anni '70 e, a parer mio, gli riesce molto bene. Cinque amici, una passione: la musica. Con pochi soldi aprono una piccola emittente dove danno sfogo ai loro pensieri, alle loro paure. La vità non è così facile per i protagonisti, soprattutto per Freccia (interpretato dal bravissimo Stefano Accorsi), ma grazie alla radio riescono a sentirsi liberi.



TALK RADIO




















In Talk Radio Oliver Stone continua con la sua impronta di osservatore della subcultura americana. Lo scenario è qui un programma radiofonico notturno, il cui speaker ha la stoffa del giustiziere: ne ha da ridire su tutti e, senza peli sulla lingua, inveisce contro i razzisti e i moralisti del paese. Avviene quindi l'utilizzo del mezzo radiofonico come strumento di denuncia nei confronti di una società falsamente perbenista e, in questo immeritatamente sottovalutato lavoro di Stone, meritano particolare attenzione soprattutto i pungenti monologhi.


Invece voi che mi dite? Volete consigliare qualche altro film sull'argomento?




Ecco la lista delle frequenze e degli orari per ogni regione...Stay Tuned ;)

- Radio Station One (Lombardia)
ogni Lun. e Ven. dalle 17:00 alle 18:00
Sondrio 96.7 Valtellina 98.8 Valchienna 98.8 Como 104.7 Lecco 88.6 Brianza 104.7
www.radiostationone.it
sms/whatsapp: 391.10.40.400

- Radio Rete 104 (Lombardia)
Ogni Lun. dalle 16:00 alle 17:00
Como 92.9 Lugano e Canton Ticino 95.3 Sondrio 96.7 Bergamo 97.5 Brianza 97.6 Lecco 98.4 Valchiavenna 98.8 Bergamasca 100.6 Crema 101.5 Lecco 104.7 e 108.0
www.rete104.it
sms/whatsapp: 33.57.104.104
Diretta: 0341.28.70.50
E-Mail: diretta@rete104.it

-Radio Super Sound (Sardegna)
Ogni Sab. dalle 12:00 alle 13:00
Cagliari 96.6 - 102.0 Sassari 107.9 Oristano 100.2 - 96.3 Nuoro 93.3 - 97.8 - 96.6 Medio Campidano 100.4 - 95.3 Carbonia Iglesias 89.8 - 96.3 Ogliastra 89.6
www.radiosupersound.it
sms/whatsapp: 340.51.86.036
Diretta: 070.97.64.507

- Radio Popolare Network (Veneto)
ogni Mart. dalle 16:00 alle 17:00
Venezia 97.3
www.radiobase.net

- Radio Millecuori e Radio RMC Italia (Calabria)
ogni Dom. dalle 11:00 alle 12:00
Fm 96,6 Tropea, Lamezia, Vibo
www.radiomillecuori.it
www.rmcitalia.it

- Radio Dance Trieste the New Web Radio
(Friuli Venezia Giulia) 
Trieste 107.3
www.radiodancetrieste.it 

lunedì 3 novembre 2014

Venezia 71: L'anno del Piccione


Un cinefilo veneziano passa l’estate in un’attesa che sembra interminabile: la pubblicazione del programma ufficiale della Mostra del Cinema. Le voci di corridoio fomentano grandi nomi e si fanno meticolosi conti sull'uscita prevista delle pellicole più attese, illudendosi in una possibile anteprima proprio nella nostra città.  Per la 71ͣ edizione della Mostra del Cinema le aspettative erano davvero allettanti, prima di leggere,con grande sgomento,  un programma scarno e confuso. La Mostra di quest’anno doveva ancora iniziare e si sentiva già la mancanza di quelle grandi promesse non mantenute, l’assenza di Anderson, Nolan e Fincher. Non si può denigrare un evento solo perché non sembra all'altezza delle aspettative, ovviamente, ma l’aria che si respirava durante la prima delle giornate veneziane era tutt’altro che ottimista.
Ma fortunatamente, come un fulmine a ciel sereno, il film d’apertura porta un’ondata di consensi e di speranza; Birdman, di Alejandro Gonzalez Iñarritu, è il cocktail perfetto per fa ripartire la Mostra con il piede giusto.  Il primo red carpet è un successo: Emma Stone incanta con un elegante abito verde, Edward Norton riprende i fan con il suo iphone, Michael Keaton e il regista concedono qualche autografo. Tutto in gran stile hollywoodiano, cosa quasi ironica visto che proprio questo effetto “divistico” è la tematica sulla quale Birdman vuole farci riflettere. Il lavoro di Iñarritu si rivela essere una brillante prova registica e attoriale e, come film d’apertura, dà inoltre il via a dei temi che ritorneranno nelle proiezioni dei giorni successivi: la celebrità vista come “prigione” si traduce in una sorta di solitudine anche in The Humbling, in cui un grandissimo Al Pacino interpreta un attore in declino.
L’eclettico Pacino è il cavallo vincente di Venezia 71; oltre al film diretto da Barry Levinson, presenta anche l’introspettivo Manglehorn di David Gordon Lee, ulteriore prova recitativa che lo conferma una leggenda vivente.
Pochi, però, gli altri picchi salienti di questa edizione, probabilmente per la mancanza di film eccezionali. Per quanto quest’anno il festival possa esser sembrato difficile la digerire, contestato per la poca affluenza e addirittura additato come evento in declino, conserva lo stesso degli elementi interessanti.
Si percepisce comunque quella nota di anticonformismo, rendendo quest’edizione imperfetta sì, ma allo stesso tempo coraggiosa.
Una Mostra che prova ancora ad osare, come testimonia l’anteprima di Nymphomaniac-Director’s cut, scelta molto rischiosa visto l’argomento controverso, ma in grado di attirare l’attenzione soprattutto per l’arrivo imprevisto di Uma Thurman.
Si confermano le scelte non convenzionali per il Leone d’Oro,  assegnato a A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence del regista svedese Roy Andersson, acclamato da pubblico e critica per il suo umorismo nonsense e per la sua spiazzante originalità.
Venezia può aver anticipato Toronto in alcune scelte poco commerciali, nel programma presentato da Alberto Barbera si intravede questa voglia di intrigare il pubblico ma il tutto appare quasi forzato, con il rischio di annoiare e infastidire lo spettatore. Ecco che paradossalmente i film più apprezzati non sono stati i polpettoni sperimentali, ma quelli dai toni leggeri come Burying The Ex e She’s Funny That Way.

Bisogna quindi guardare in faccia la realtà: quest’edizione ci conferma che la nostra Mostra non è più il trampolino del cinema d’autore americano e, quando in futuro ripenseremo a Venezia 71, sarà difficile ricordarlo davvero per qualcosa in particolare…ma forse solo come “l’anno del Piccione”.