Se i tuoi amici non ti sopportano perchè continui a citare frasi tratte da film...sei un MOVIE JUNKIE.
Se il dilemma della giornata è che film guardare o riguardare...sei un MOVIE JUNKIE.
Se metti da parte i soldi per andare al cinema ripetute volte...sei un MOVIE JUNKIE.
Se passi la notte in bianco per guardare gli Oscar..sei un MOVIE JUNKIE.
Se l'unico passo della Bibbia che conosci è Ezechiele 25:17...sei un MOVIE JUNKIE.
Se sei stufo di prestare dvd ma non riesci a farne a meno "per diffondere il buon cinema"....sei un irrecuperabile MOVIE JUNKIE.

martedì 3 febbraio 2015

Oneiros chiama e...l'orchestratore risponde!

Cari MJ eccomi qua con questo nuovo articoletto primo di una lunga( ma mica tanto) serie di “articoli a sfondo tecnico”.

Conoscere come vengono realizzati i vari progetti sotto le varie forme e sfaccettature è senza dubbio una cosa interessante ( almeno per me) è ed per questo che nelle prossime settimane farò uscire, a cadenza assolutamente irregolare, tutta una serie di articoli legati alla realizzazione di tutti quei elementi che compongono un film, una serie tv, un video clip musicale ecc.

Oggi comincio con il discorso legato alle colonne sonore.

Da ex strimpellatore talentuoso quale sono( e non solo per questo), ho sempre dato un ruolo molto importante alle colonne sonore. Senza di esse infatti un film non sarebbe completo, forniscono quella componente emozionale essenziale per accrescere l’enfasi di ogni situazione.

E’ per questo che ho chiesto aiuto ad un mio vecchio amico, nonché ex compagno di classe Lorenzo Visintin,che altri non è che un professionista emergente nel campo ( ecco qui la sua pagina ;-) https://www.facebook.com/lorenzovisintincomposer?fref=ts  )
Comincia così un botta e risposta interessante su tutto quel processo che sta alle spalle della realizzazione di una colonna sonora:

-Come si svolge un normale colloquio tra un regista o un responsabile di qualche azienda videoludica con un addetto al comparto colonne sonore come sei tu?

-Avviene un colloquio diretto dove il regista cerca di spiegare al meglio le caratteristiche che la musica deve avere per l'opera in questione.  Può venire esposta semplicemente l'atmosfera che si vuole raggiungere lasciando al compositore carta bianca per la composizione, ma succede raramente in quanto un buon regista dovrebbe avere sempre idee chiare e l' esperienza necessaria per saperti orientare verso la musica più adeguata.  In questo caso possono esserci molte varianti per la strada da intraprendere nella fase di scrittura, ma essendo la musica un collante narrativo e stilistico deve rimanere coerente ed omogenea per tutto il corso dell'opera.-

Quale percorso bisogna seguire per entrare in questo mondo?
-Dal punto di vista didattico serve una solida preparazione teorica, ma si può seguire questo percorso partendo dall'improvvisazione jazz, dal song-writing o dalla composizione classica. L'importante è avere l'orecchio ricettivo per il linguaggio impiegato nella musica da film, cogliendo le soluzioni utilizzate dai professionisti tra i vari generi cinematografici. Si consiglia sempre di trovare un team di lavoro con cui crescere e fare esperienza assieme, partendo da opere di breve durata per cominciare a testare le prime difficoltà del lavoro.-
Ok passiamo a domande un po’ più tecniche, sei nel tuo studio, hai davanti una scena precisa che può essere a sfondo romantico oppure d’azione, come ti muovi? Come crei quella che sarà la musica d’accompagnamento?
-Se si ha esperienza possono già materializzarsi in mente soluzioni molto efficaci, ma è un fattore istintivo che potrebbe non essere sempre limpido a tal punto da trascrivere pari pari quello che si ha in testa. Puoi immaginarti anche solo soluzioni tematiche senza ancora uno scheletro strutturale chiaro, quindi da elaborare in un secondo momento. Il pianoforte, invece, è fondamentale nella fase di ricerca e sperimentazione: dove la mente raggiunge il limite di ispirazione, la creatività continua tramite l'aspetto esecutivo, improvvisando e cantando cercando di immaginarsi il contesto dove la musica andrà applicata. Quando hai raccolto buone idee cominci a segnare la durata della scena e i sincroni (se presenti). Fatto questo comincia la stesura della traccia musicale, calcolando il rapporto tra il tempo della scena e la quantità di battute della tua partitura. Se lavori con librerie sonore al computer si avranno tutti mezzi per creare sfumature di tempo (come rallentando e accelerando ) molto precise e di facile manipolazione. Se invece si dispone di un' orchestra vera che dovrà eseguire una composizione dinamica verranno impiegati direttori specializzati: conducono l'orchestra insieme alla proiezione video della scena e devono saper regolare in esecuzione il sincrono con le immagini, avendo il timecode come punto di riferimento.-

E’ una cosa molto complessa, quanto tempo si può impiegare per una cosa del genere?

-Va fatta la premessa che le difficoltà rimangono le medesime di qualsiasi composizione musicale (principalmente linguaggio e forma) aggiungendo però i vincoli del sincrono. Contando anche il livello di esperienza del compositore nell' affrontare determinati generi cinematografici, la stesura della musica su una scena può andare dalle poche ore ad una settimana intera di lavoro. Per la chiusura definitiva , includendo rifiniture (nelle grandi produzioni ad opera anche di terzi) e modifiche da parte del regista, si parla persino di mesi.-
Parli spesso della difficoltà del sincrono che immagino sia una delle più fastidiose…
-E’ senz’ altro  una difficoltà  rilevante, si parla infatti di combinare le esigenze di sincrono con una logica compositiva. La musica non può essere troncata di netto e per questo vengono fatti giochi di modulazione e cadenza per chiudere una scena o fare da ponte per un'altra. In oltre, tornando al discorso della dosatura, bisogna fare attenzione a valutare l'impiego coscienzioso dei profili musicali. Un "profilo alto" prevede temi incisivi e dalla forte presenza, mentre quello "basso" non deve indurre a distrazioni nell'ascolto e deve fungere solo da lieve riempimento.-
Raccontami, anzi raccontaci, una delle tue esperienze più interessanti.
-Particolarmente significativo è stato un seminario presieduto dal compositore Franco Piersanti (Il Caimano, Habemus Papam). E' stata fondamentale la sua lezione sulla dosatura della musica, una questione che può essere sottovalutata  ma che è di grande importanza soprattutto per i neofiti del settore: spesso chi comincia ad avere le prime esperienze nel mondo delle colonne sonore sente il bisogno di stupire con ricchezza e virtuosismi compositivi che la scena in verità non richiede. Può essere un errore inconscio, ma va tenuto in seria considerazione.- 
Prima di concludere questa domanda è d’obbligo, quali sono i compositori  che rientrano nella tua cerchia di preferiti?
- Tra i veterani sicuramente John Williams. Poi aggiungerei John Powell, James Newton Howard e Danny Elfman tra quelli stranieri, mentre per quelli italiani Morricone e Franco Piersanti. Vorrei aggiungere un compositore che ha lavorato più per l'industria videoludica che per pellicola ma è stato determinante per la mia formazione musicale: il giapponese Nobuo Uematsu.-
Bene Lorenzo io ti ringrazio per la tua disponibilità chiudiamo con quest ultima domanda, lo consigli come percorso?

-Solo a chi ha una forte determinazione e passione per questo mondo, perché come per tutte le prospettive di lavoro che riguardano la musica le difficoltà che si incontrano sulla propria strada per diventare professionisti del settore sono molte.-
Vi lascio con un esempio del talento di questo professionista, amico, ma soprattutto Movie 
Junkies! 

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