Oggi ho un pochino di tempo e allora trovo doveroso parlarvi
di uno dei miei cineamori più grandi, questo…
Eheheh bello vero?
Continuo un po’ sul filone col quale ho iniziato, quello “ orientaleggiante ” e perdonatemi il termine.
Non ho mai apprezzato tanto il vecchio Tom ma trovo che la sua interpretazione qui sia stratosferica, per non parlare poi di Ken Watanabe per me ancora più intenso e immenso dell’ ex top gun!
Per chi se lo fosse perso o se lo fosse lasciato scappare a posta( e mi chiedo come sia possibile ma in fondo i gusti son gusti) la storia gira attorno alla figura del capitano Nathan Algren, ufficiale di cavalleria nell’America del 1870 devastato dai sensi di colpa per aver sterminato una tribù indiana per rappresaglia, abbracciando così l alcol per cercare di dimenticare distruggendo così il suo corpo e la sua mente. Vivendo in costante declino campa come può pubblicizzando fucili finché un giorno gli arriva la proposta di addestrare l’esercito giapponese per far fronte alla minaccia dei samurai “ antioccidentali “ e…
NON INTENDO RACCONTARE OLTRE PERCHÉ OGNI PAROLA NON RENDEREBBE A PIENO LA MAGIA DI QUESTO CAPOLAVORO
Per tanto guadatevelo ^ ^
La fotografia, i costumi, i dialoghi, la storia e il suo
modo di essere raccontata, tutto è superlativo!
Si nota subito, fin dall’ inizio che si è davanti a un
prodotto filmico di un certo tipo, si parla di onore, si parla accettazione
della morte, del vivere a pieno (senza eccessi) si nota fin da subito come
antichità e tradizione cozzino con il moderno e l avvento della “
tecnologizzazione ” e sarà proprio questo ad accompagnarci dall’inizio alla
fine insieme all’ ovvia diversità tra le culture occidentali ed orientali.
Che dire io ve lo stra consiglio, guardatelo, assaporatene
ogni immagine e ogni parola, tutto l insieme vi farà cambiare modo di vedere
certe cose, o almeno lo spero ;-) BUONA VISIONE
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