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martedì 29 aprile 2014

Recensione: Miss Violence - Dance me to the end of love

Titolo: Miss Violence
Regia: Alexandros Avranas
Cast: Themis Panou, Rafika Chawishe, Christos Loulis
Anno: 2013

Miss Violence: forse il film più discusso della 70 Mostra del Cinema...e io me l'ero perso. In realtà avevo in programma di guardarlo durante il Festival, ma tra l'aleggiare di commenti disgustati e l'accavallarsi di altre proiezioni ne avevo fatto tranquillamente a meno. Il giorno delle premiazioni il Leone D'Argento per la regia viene assegnato proprio a questo film e la Coppa Volpi all'interprete Themis Panou: OK. FORSE DOVEVO VEDERLO. Solo ora, finalmente, ho recuperato e sono davvero grata di averlo fatto.


Undici anni si compiono una volta sola. Torte, candeline, fotografie e balli in famiglia. Poi la festeggiata sorride e si butta dal balcone. Sulle strazianti note di Leonard Cohen si apre così Miss Violence, lancia il sasso e lascia in sospeso lo spettatore ignaro. In un' ambientazione asettica, con l'aleggiare di una forte tensione, il regista ci svela poco a poco la quotidianità di una famiglia e dei segreti che si celano dietro una facciata di finto perbenismo. Dopo il terribile atto dell'undicenne, infatti, si intuisce facilmente da subito che qualcosa non quadra nelle abitudini della famiglia, ma non si è in grado di coglierne fino in fondo il motivo. La purezza puerile è contrastata con il terrore patriarcale in una sempre più inquietante routine familiare e nel rappresentare ciò appare la maestria del regista. Alexandros Avranas riesce a percorrere lentamente quest'orrore quotidiano fatto di silenzi, di giochi forzati e di vaghe promesse non mantenute (la gita in spiaggia che tutti aspettano, ma che non arriva mai). In una casa dove secondo il pater familiae "non c'è niente da nascondere" la puzza di marcio arriva però oltre lo schermo. La freddezza dei rapporti (dis)umani mette paradossalmente in gioco l'emotività dello spettatore fino a dilaniarla in una cruda morsa finale. Miss Violence non è un film per tutti, è marcato da una forte violenza psicologica che si infonde di soppiatto nello spettatore, narrata lentamente dall'occhio preciso del regista con un interessantissimo stile narrativo. 
Consiglio di riguardare il trailer (che rappresenta l'inizio stesso di Miss Violence) dopo la visione del film; con il senno di poi, ogni singolo dettaglio è agghiacciante. Dance me to the end of love è la ciliegina malinconica della fine di un'infanzia, forse mai vissuta.



VOTO MOVIE JUNKIES: 8/10

4 commenti:

  1. Oggi andiamo al mare, ma prima pulite casa. La mezz'ora finale è qualcosa di tremendo e allucinante. Crudeltà. Freddezza. Silenzi assordanti. Miss Violence è un film spettacolare.

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    1. concordo in pieno su tutto. Miss Violence mi ha colpito, in tutti i sensi!

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  2. Io lo vidi al cinema quando uscì, qualche mese fa se non erro. Che dire, il finale mi lasciò di stucco. Regista da tenere d'occhio, senza ombra di dubbio!

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    1. l'ultima parte mi ha fatto rimanere a bocca aperta...poche volte un film mi lascia sensazioni del genere!

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